Adele Gorni Silvestrini

Consulente Marketing
Food & Wine

Mi chiamo Adele, classe 1987, appassionata di agroalimentare, viaggi ed eventi.

Sono curiosa di conoscere quanti più angoli di mondo e diciamo che, fino ad un istante prima della pandemia, ho tenuto una buona media di timbrature sul passaporto (l’ultimo timbro “UAE” è proprio di febbraio 2020, per la fiera GulFood di Dubai).

Al tempo stesso, non riuscirei ad immaginare la mia vita in nessun Paese diverso dall’Italia.
C’è un proverbio arabo che recita qualcosa come “Beato colui che riesce a dare ai propri figli ali e radici”. Mi ci ritrovo in pieno, orgogliosamente figlia e nipote di agricoltori dell’alto mantovano. Ci si può credere o no, ma ci trovo qualcosa di viscerale in questo attaccamento alla terra e ai prodotti che offre, e con me non ha tardato a manifestarsi già nel mio primo lavoro.

Sei anni nel Consorzio export agroalimentare più grande d’Italia

Nel 2011, ancor prima della laurea magistrale in International Management all’Università Cattolica di Piacenza, comincia la mia avventura al Consorzio Piacenza Alimentare. Lì ho gestito per oltre 80 aziende associate della Food Valley italiana l’organizzazione di eventi promozionali B2B: degustazioni, workshop, visite aziendali di buyer esteri invitati tramite diverse Camere di Commercio italiane all’estero e soprattutto… fiere. Tutte le più importanti a livello globale, dall’estremo oriente, come il Foodex di Tokyo, alla West Coast, come il Winter Fancy Food di San Francisco. Senza dimenticare la più grande al mondo, l’Anuga di Colonia, e l’appuntamento più importante per produttori private label e buyer della grande distribuzione, il PLMA di Amsterdam. Per ciascuno di questi eventi, curavo ogni aspetto della partecipazione per i gruppi delle aziende iscritte, dal contratto per l’area, alla scelta dell’allestitore attraverso il confronto di vari progetti e preventivi, alla spedizione della campionatura, fino al debutto nelle fiere vero e proprio con hostess, interpreti, VIP pass e inviti “salvavita”… c’è sempre qualche ospite importante che conferma il proprio arrivo all’ultimo!

Proprio nella fiera italiana per definizione associata alla Food Valley, in una delle mie prime partecipazioni a Cibus, ho conosciuto la delegazione FISAR di Piacenza. Mi sono iscritta ai loro corsi e nel 2015 sono diventata sommelier. Ho condotto diversi servizi, il più importante è stato quello con FISAR Nazionale a Vinitaly and the City nel 2017, ma quelli che ricordo con più affetto sono stati quelli per i piccoli produttori nelle sagre di paese. Si tratta di una passione che coltivo tuttora, andando alla ricerca delle bottiglie più interessanti, specie se si tratta di bollicine.

Il 2015 è stato un anno grandioso anche perché gli occhi del mondo erano puntati su EXPO Milano e pure in quell’occasione ho avuto la fortuna di far parte del “dietro le quinte” di un evento record, in senso letterale: la produzione della pizza più lunga del mondo per il Guinness dei Primati.

Cinque anni in Industria Molitoria Perteghella a tutta… pizza

Nel 2017, sposata e domiciliata da alcuni mesi nella bassa bresciana, a pochi kilometri dal lago di Garda - sempre vicino a zone vitivinicole interessanti, non potrebbe essere diversamente - ho cercato un lavoro che non mi costringesse a passare ogni giorno 3 ore in macchina. Sono stata felice di trovare quest’opportunità a Goito, come responsabile marketing da Perteghella, uno dei principali molini di grano tenero in Italia. Lì la mia esperienza in materia di eventi mi ha permesso da subito di rafforzare il brand StraPizza dedicato alle farine per la pizzeria in una vasta gamma di vetrine internazionali, anche molto prestigiose e a numero chiuso, proprio come il GulFood di Dubai che il mio passaporto non smette di ricordarmi.

StraPizza ha anche viaggiato su due ruote sui circuiti di tutto il mondo! Grazie alla collaborazione pluriennale con gli amici di EventsHospitalitySolutions che ho conosciuto in una fiera a Trento e grazie ai quali nel 2019 StraPizza è comparsa tra gli Sponsor di MV Agusta nel suo ritorno in MotoGp.

Mentre a livello locale il focus principale della promozione delle farine avveniva attraverso demo nei locali dei grossisti partner, per far conoscere “mani in pasta” i prodotti ai pizzaioli clienti della zona, supportando ogni appuntamento con divulgazione attraverso la pagina Facebook StraPizza e materiale promozionale coordinato.

Collaboravo con l’agenzia marketing incaricata dalla proprietà per diversi progetti legati alla comunicazione aziendale, come la produzione di testi per il sito web, il merchandising per omaggi a Clienti e Staff, l’allestimento degli spazi espositivi nelle fiere e negli eventi aziendali.

Ma diverse erano anche le attività che curavo direttamente ed in maniera autonoma:

Parlando di Testimonial, possiamo dire di averne avuto uno tra le più alte cariche dello Stato: nella visita a TuttoFood Milano 2019 di Giuseppe Conte, il nostro stand è stato uno dei 5 (tra quasi 3.000 espositori) in cui ha fatto ingresso il Premier.

Formazione universitaria e Ricerca

Con StraPizza sono anche tornata all’Università, ma dall’altra parte dei banchi. Nel 2018 ho tenuto una lezione in inglese dal titolo “Beyond StraPizza, there’s StraPizza. The potential of a multicultural brand” agli studenti d’International Management della Cattolica di Piacenza, all’interno di un ciclo di seminari dedicati a settori d’eccellenza del Made in Italy: nautico, racing… e agroalimentare, appunto.

Una passione per il settore che sono grata di continuare a fornire, insieme ad un contributo per la ricerca, all’interno dell’Advisory Board dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano. Lì un gruppo di ricercatori e di rappresentanti di aziende condivide dati, tendenze e prospettive sul settore agricolo e sull’industria alimentare nella fase della prima lavorazione. Sono ammessi infatti molini, caseifici, cantine, salumifici, ecc. proprio per analizzare i rapporti diretti con i conferitori di materia prima.

Ho avuto modo di accennare il contributo di questa preziosa azione di networking svolta dall’Osservatorio a Palazzo Te il 10 giugno 2021 nell’evento L’Alfabeto del Futuro a fianco di Alberto Santini del Ristorante pluristellato Michelin Dal Pescatore e di alcuni tra gli imprenditori più noti del panorama alimentare italiano, come Nicola Levoni e Guido Barilla. Temi centrali dell’evento erano l’innovazione e la sostenibilità, temi che ho approfondito nei mesi estivi del 2021 nel corso “Food & Sustainability Certificate Program” con una cinquantina di studenti da tutto il mondo, ora Alumni come me dello European Institute for Innovation and Sustainability. Il corso ha coinvolto come relatori testimonial di fama internazionale, da attivisti per l'ambiente, ad agronomi, nutrizionisti, divulgatori, manager e chef. La parte più interessante era l’apprendimento interattivo attraverso "sfida a gruppi": in team di 3-4 persone, abbiamo analizzato i Paesi del G20 secondo criteri di agricoltura sostenibile, abitudini alimentari e spreco di cibo, proponendo soluzioni con cui rendere operativa un'alimentazione più sostenibile entro il 2050, quando si stima che il pianeta sarà abitato da 10 miliardi di persone.

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