Puoi parlare con tutti, ma per comunicare davvero ti servono una forte passione e qualcuno che sia sulla tua lunghezza d’onda

Quasi tutti vedono film, al cinema o in tv, e capita che si appassionino ad un particolare genere e ad una particolare pellicola.  Pensa al tuo film preferito, quello di cui ricordi distintamente trama, scene e personaggi. Ora immagina che, durante una conversazione con una persona sconosciuta, questa se ne esca con la frase più iconica del film, proprio quella pronunciata dal tuo beniamino in quella scena memorabile. 

Un tuffo al cuore. Uno shock che ti sorprende positivamente e ti fa sembrare all’istante vicina quella persona con cui stai parlando solo da pochi minuti. Da lì si comincia davvero a comunicare, da lì la conversazione prende tutta un’altra piega, e si fa d’un tratto vivace ed appassionata. 

Passione, appunto. La passione è il segreto di ogni lavoro ben fatto, e non si improvvisa. Senza nulla togliere all’indiscussa competenza di tanti professionisti del marketing e della comunicazione multisettoriale, il livello di coinvolgimento di cui stiamo parlando si raggiunge – ammettiamolo – solo con chi ama sinceramente un argomento. E, a mio modesto parere, non si possono amare allo stesso modo l’alimentare, la rubinetteria, gli infissi, le macchine a controllo numerico e la profumeria di lusso.

A questo aspetto romantico aggiungiamone uno molto più pratico: dopo anni a  frequentare buyer e venditori di un settore, rivedendoli almeno 3 o 4 volte all’anno nei principali eventi, la cerchia di persone a cui far riferimento per ogni segmento produttivo si consolida e tutti conoscono quasi tutti. (“E’ da un po’ che non vedo Mario Rossi, l’export manager di Conserve X…” –  “Sì, l’ho sentito il mese scorso. Ora lavoro per Olearia Y!”). Così recuperare informazioni sul mercato è molto più rapido, e grazie a questo network riesci a intuire sensazioni che nessuna ricerca di mercato può fornirti. Forse ti ritroverai in quello che ho scritto, raccontami la tua esperienza. 

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